Il 14 luglio alle ore 18:30 presso Spazio5 in via Crescenzio 99 a Roma, si terrà la presentazione del libro di Federica Angeli “40 secondi. Willy Monteiro Duarte la luce del coraggio e il buio della violenza” Durante l’evento, l’autrice dialogherà con Francesca Ripanti di PixiL (Pazzi per i Libri).
Nel suo ultimo libro ci porta dentro uno dei casi di cronaca più violenti degli ultimi tempi.
Willy Monteiro Duarte un giovane ragazzo di ventuno anni brutalmente ucciso perché tentava di difendere un amico in difficoltà.
Descrizione del libro :
Perché almeno attraverso il ricordo e la scrittura non si aggiunga l’affronto dell’oblio alla ingiustizia più efferata e terribile.
«Vorrei poter scrivere: ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale. Ma così, purtroppo non è».
Se ne stanno andando quasi tutti, la mezzanotte ormai è passata, ed è mentre un gruppo di giovani sta ritornando alla macchina che un apprezzamento di troppo verso una ragazza innesca la miccia. Sono in tanti a muoversi sulla scena, c’è una scala che porta al largo della movida di Colleferro, tutto parte da lì, ma finisce più giù, vicino a un chiosco chiuso. Willy Monteiro Duarte, diretto alla sua auto, vede un amico coinvolto nel battibecco e si avvicina per chiedere se è tutto a posto. Arriva improvvisamente a tutta velocità un Suv, da cui scendono altri giovani, e il litigio ormai risolto si trasforma in un pestaggio di una violenza inaudita. Meno di un minuto e Willy resta a terra, colpito a morte. Quella manciata di secondi è stata scandagliata da tutti i punti di vista: quello dei protagonisti, dei testimoni, dei periti. Il processo di primo grado ha stabilito che si è trattato di omicidio volontario. In queste pagine, lucide e al tempo stesso emozionanti, Federica Angeli ricostruisce la vicenda, ne spiega le dinamiche, ma soprattutto ci racconta la storia di un ragazzo di ventun anni brutalmente ucciso per aver fatto la cosa giusta: difendere un amico. A due anni esatti dall’accaduto, Federica Angeli ci porta dentro uno dei casi di cronaca più violenti degli ultimi tempi. Un viaggio attraverso la banalità del male della provincia italiana, un’indagine sulla natura umana, sulla responsabilità e la colpa, sulla volontà di sopraffazione e la generosità più istintiva e pura. Perché almeno attraverso il ricordo e la scrittura non si aggiunga l’affronto dell’oblio alla ingiustizia più efferata e terribile. «Vorrei poter scrivere: ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale. Ma così, purtroppo non è».
Federica Angeli è una giornalista italiana da 10 anni sotto scorta per le sue inchieste sulla mafia romana e in particolare quella attiva a Ostia.
Tra i premi vinti, il Premio Passetti – Cronista dell’Anno (2012 e 2013), il Premio Donna dell’Anno (2015), il Premio Articolo 21 (2015), Premio Francese (2015), Premio Piersanti Mattarella (2016), Premio Arrigo Benedetti (2017), il Premio Falcone e Borsellino (2016) e il Premio Nazionale Borsellino (2017). Per il suo impegno nella lotta alle mafie il presidente Mattarella nel 2016 l’ha nominata Ufficiale della Repubblica Italiana al Merito. Tra i suoi titoli ricordiamo Cocaparty (Bompiani, 2008, con Emilio Radice), Rose al veleno, stalking (Bompiani, 2009, con Emilio Radice), Io non taccio (2015) e Il mondo di sotto. Cronache della Roma criminale (Castelvecchi, 2016) e A mano disarmata. Cronaca di millesettecento giorni sotto scorta (Baldini+Castoldi, 2018).