L’artista ha debuttato il 23 maggio alla Galleria Winarts di Milano con la sua prima mostra dove ha presentato le proprie opere in cui si intersecano l’espressione artistica con la ricerca filosofica, sociologica e psicologica legata a esperienze, personali e generazionali, emotivamente intense.
Grande affluenza di pubblico alla Galleria Winarts di via Ravizza a Milano che ha esposto per la prima volta le opere del giovane artista milanese Filippo Palacino, classe 1999.
L’artista vuole rappresentantare l’ansia giovanile emersa con forza nel periodo post-pandemico, nel lasso di tempo che va dall’inizio della pandemia ad oggi ha interagito con, e analizzato, l’umore dei suoi coetanei in varie città del mondo occidentale, tra cui Milano, New York, Berlino, Zurigo, Lisbona, Roma, Firenze, Londra, così come molte altre. Questo processo di ricerca, che consiste in diverse interviste face-to-face, è al centro della sua consapevolezza artistica.
La tecnica che meglio esprime le sue sensazioni è quella di una semplice penna o pennarello che fluidamente cerca una direzione sulla tela. Il risultato è una singola linea spezzata che viaggia attraverso diverse dimensioni e colori. Ogni sua opera è un percorso delle fasi di panico, dai momenti più difficili e bui a quelli che lasciano spazio ad altre emozioni.
La mostra è stata realizzata grazie al supporto di Ovington Capital Partners società di investimenti con base a Lussemburgo che sostiene giovani talenti nell’ambito delle arti creative.