

Annamaria Farricelli è l’autrice del romanzo “L’eco del silenzio”. E’ una recente conoscenza letteraria della nostra associazione, ma non abbiamo dubbi che meriti spazio nei nostri luoghi.
Farricelli, attraverso la narrazione, dipinge affreschi inquietanti e corrosivi, smantellando i pregiudizi e mettendo in risalto il ruolo primario delle donne con un linguaggio vibrante.
Anche poetessa, non solo scrittrice, con numerose pubblicazioni e riconoscimenti letterari, ha un’ opera poetica caratterizzata da un viaggio introspettivo che esplora i livelli più profondi dell’anima, affrontando temi come i ricordi, le emozioni, le gioie, i dolori, le rinunce, ma anche il desiderio di rinascita e di speranza.
Dal 2024 l’Associazione culturale Occhio dell’Arte APS ha deciso di assegnare, nel corso di ogni anno – a nostro insindacabile giudizio – ad una figura femminile selezionata a livello interno, una menzione di merito simbolica per riconoscerne l’impegno nell’operato artistico/culturale.
Il nome selezionato nel 2025 dalla nostra Commissione Interna per “DONNE ED ARTE” è stato quello di Annamaria Farricelli.
“L’eco del silenzio” (Edizioni 2000diciassette): Una violenza. Un’adolescenza strappata con inganni e blandizie. Un matrimonio riparatore. La solitudine. Cosa riserva ancora la vita alla protagonista di questa storia? Riuscirà a riscattare se stessa con la sola forza del cuore? Uno squarcio di vita vissuta che fa riflettere e sperare. C’è sempre il sole oltre le nuvole.
Chi troviamo nel romanzo:
- Marianna: La protagonista, una donna complessa e sofferente che lotta per trovare la sua identità e la sua felicità.
- Francesco: Il marito di Marianna, una figura fredda, calcolatrice ed egoista che la manipola e la sottomette. È l’incarnazione del “Mastro Don Gesualdo” (personaggio di Verga) ossessionato dalla “roba” e dal controllo.
- Anna e Paolo: I genitori di Marianna, figure ambivalenti che, pur amandola, la spingono verso un matrimonio infelice per convenzioni sociali.
- La “bambola dagli occhi azzurri”: La figlia di Marianna, simbolo di innocenza e speranza, che rappresenta anche la possibilità di interrompere il ciclo di sofferenza.
- Don Vincenzo: Il padre spirituale, che, nel tentativo di “salvare la famiglia,” finisce per contribuire all’oppressione di Marianna.
Il romanzo mescola elementi veristi con un linguaggio lirico e poetico, in particolare nelle parti in cui Marianna esprime i suoi sentimenti e le sue riflessioni. L’uso di proverbi e citazioni letterarie sottolinea i temi del destino, della saggezza popolare e della condizione umana. La sintassi è “pulsante: stordisce, seduce, scuote e confonde, incanta e conquista”. Da leggere e consigliare.
Motivazioni dell’award
La Commissione interna della Associazione Culturale Occhio dell’Arte APS ha riconosciuto che Annamaria Farricelli affronta tematiche femminili con una voce letteraria intensa. Attraverso la sua scrittura, ci conduce in un viaggio introspettivo che indaga le sfumature più intime dell’esistenza, offrendo uno sguardo acuto e sensibile sulla condizione della donna.La sua capacità di trasformare le emozioni in parole, unita a una straordinaria sensibilità poetica, ha reso la sua opera un punto di pregio nel panorama letterario contemporaneo. I numerosi riconoscimenti ottenuti testimoniano il valore del suo contributo alla cultura e alla letteratura.
Con questa menzione, desideriamo esprimere la nostra ammirazione e il nostro ringraziamento ad Annamaria Farricelli per aver saputo dare voce alle profondità dell’anima, illuminando con la sua arte il cammino della donna verso una maggiore consapevolezza di sé e del mondo che la circonda.
Staff
OCCHIO DELL’ARTE APS