Siamo tutti pronti ad applaudire l’attrice e scrittrice Gaia Zucchi al Teatro Manzoni a Roma il 18 dicembre, con inizio della serata alle ore 21.00, ad ingresso libero.

Andremo a trovarla per ridere ed appassionarci insieme a lei allo spettacolo “Le Vicine di Zeffirelli”, il recital in cui Gaia darà vita e voce al suo libro con l’aiuto di Andrea Di Bella, Benedicta Boccoli, Daniela Fazzolari, Giulia di Quilio, Fanny Cadeo, Alexandra Celi, Federica Cifola, Antonella Ponziani e la regista Anna Testa che dialogherà sul palco con l’Autrice!
“Dimmi con chi tratti e ti dirò chi sei”, scriveva Alessandro Manzoni, riferendosi ad un’espressione popolare utilizzata dalle nonne e dalle mamme più apprensive per mettere in guardia l’amato parente da compagnie che potrebbero influenzarne negativamente le scelte e il carattere, ma se la persona che ci si appresta a frequentare si chiama Gaia Zucchi, le apprensive nonne e mamme non solo avrebbero approvato, ma si sarebbero accompagnate loro per prime, insieme alla spumeggiante attrice.
Eh, sì: la contagiosa allegria di Gaia Zucchi riesce a mettere tutti a proprio agio, è una donna accogliente e capace di fare squadra, che sa come restituire a chi le dona amore, amicizia e simpatia, 100 volte in più di quanto ha ricevuto, e sa “trattare” con tutti allo stesso modo, nobildonne e aristocratici, operai e artisti, blasonati e buontemponi. Sul raggiante “carrozzone” di Gaia Zucchi sono tutti uguali.
Il suo nome è indissolubilmente legato al mondo dello spettacolo italiano degli anni ’90, rappresentandolo come attrice eclettica e dalla rara spontaneità, ed ha animato le notti romane organizzando feste leggendarie a cui in molti, ancora, vorrebbero partecipare.
Gaia Zucchi è un’anima spumeggiante e camaleontica, che negli anni si è rivestita di mille personaggi, ma che ha saputo mantenere viva la propria luce e che lei tratteggia con vitale ironia e sincerità nel suo primo libro “La vicina di Zeffirelli”, best seller edito da De Nigris editore, in cui racconta la sua vita e il suo rapporto d’amicizia durato oltre 15 anni con il Maestro Franco Zeffirelli.
Primo successo letterario che presto vedrà la sua forma cinematografica e che ancor prima, il 18 dicembre 2025, vedrà la ribalta della scena a Roma, al Teatro Manzoni con lo spettacolo “Le Vicine di Zeffirelli”, presentato da Walter Garibaldi, suo storico amico e tra i collaboratori più stretti dell’attrice, che insieme a Niky Marcelli, Alessandro Basso e Andrea Di Bella, ha reso possibile il ritorno di Gaia Zucchi sulle tavole del palcoscenico e che oggi, attraverso questo articolo, ci aiuteranno a dialogare con lei.
Conoscere Gaia artista è semplice, basta leggere il suo libro e partecipare allo spettacolo del 18 dicembre, ma conoscere Gaia amica e donna è ben diverso. Scoprirne l’empatia folgorante, l’intelligenza e la simpatia, è tutt’altra cosa. I suoi amici ci aiuteranno a delinearne il profilo più autentico con 4 domande dirette su quale sia il suo film preferito, ma anche il suo libro, il suo quadro e il suo piatto prediletto.
Walter Garibaldi, regista e sceneggiatore:
Cara Gaia, tu sai bene quanto io stimi la tua capacità di rinnovarti sempre, di dare linfa a ogni progetto e di portare il tuo inconfondibile entusiasmo in tutto ciò che fai. Abbiamo condiviso un sacco di momenti – gioie, fatiche, risate infinite – e ho sempre ammirato la tua forza interiore e il modo in cui affronti ogni sfida, piccola o grande che sia. Hai un carattere bellissimo, un’anima unica e sei un’amica impareggiabile. Stiamo vicini da oltre 30 anni! Ne abbiamo passate tante insieme… potremmo scrivere un’intera saga! Ammetto che i ricordi più belli che mi associano a te sono quelli semplici, una coperta, un thè, un divano, noi due soli davanti a un bel film… Gaia, qual è il tuo film preferito?
GAIA:
Walter, Walter, Walter… come mi conosci! Sei un fratello per me, ed io so perché hai scelto proprio questo argomento. Tu sai qual è il mio film preferito perché lo abbiamo visto insieme non so quante volte, e spesso ti ripetevo anche le battute a memoria! Certo, qui potrei darmi delle arie, citare grandi capolavori della cinematografia mondiale, far finta di rendere omaggio alle straordinarie Maestre di quest’arte sublime che nel mio piccolo penso di rappresentare anch’io, ma a che pro? Per dimostrare un piacere, un godimento, o un trasporto che non provo? Per me, la preferenza verso un film non ha a che fare con il successo che possa aver avuto (e il film che sto per rivelare, in sordina e qualche anno più tardi, lo ha avuto veramente), ma rispecchia uno stato d’animo, crea una connessione con chi lo vede, spesso influenzandone le scelte. Quando ho visto per la prima volta “Mammina cara” ho capito che sarei stata un’attrice. Sentire la disperazione di Faye Dunaway interpretare una Joan Crawford arcigna e crudele, ma allo stesso tempo fragile e depressa, ha mosso qualcosa dentro di me… mi ha fatto comprendere che volevo esplorare intimamente le mie emozioni e attraversarle. Ed è stato un bene, perché la recitazione è una bellissima terapia.
Niky Marcelli, giornalista e scrittore:
Da scrittore quale sono, la nostra amicizia mi ha insegnato che ogni persona ha la sua storia unica, che tu racconti con una verità e una luce che solo tu riesci a far brillare. Sai, io penso che la vita di ciascuno di noi sia fatta di personaggi, di esperienze, ma soprattutto di parole. Per questo, cara Gaia, sono curioso di sapere qual è quel libro che ti ha cambiato la vita, che per te non è stato solo una lettura, ma un punto di riferimento per la tua persona e per la tua arte?

GAIA:
Che uomo meraviglioso che sei, caro il mio Niky, che in questo periodo mi supporti e mi sopporti e sai farmi divertire come nessun altro. Insieme invadiamo le feste e i salotti di tutta Roma, al punto che se non arriviamo noi non comincia la festa! Da grandissimo scrittore quale sei, non potevo aspettarmi una domanda diversa. C’è bisogno di una risposta ragionata, perché credo, caro Niky, che anche tu non abbia un solo libro preferito. Sai, io adoro tutti i libri di Oriana Fallaci perché conosce bene i sentimenti umani e sa descrivere profondamente l’animo delle donne, per cui non posso non citarla, anche se il mio libro-guida è “Il codice dell’Anima” di James Hillman, perché delinea in modo affascinante cosa rappresenti l’anima dell’essere umano, la sua correlazione con i sentimenti che prova. Personalmente, mi ha fornito un’interessante versione su chi io sia veramente. Mi ha convinto che ciascuno di noi porta con sé, fin dalla nascita, una sorta di ‘seme’ del proprio destino, che prima o poi dovrà germogliare, perché la vita non è una serie di eventi casuali o il frutto delle nostre scelte, ma è soprattutto seguire, rispettare e assecondare un intimo richiamo interiore. Ecco perché è il mio insostituibile libro-guida, caro Niky!
Alessandro Basso, digital artist:
Ciao Gaia, noi ormai ci conosciamo da tanti anni, il tempo è passato velocemente e ci siamo conosciuti per caso, partendo da due messaggi scambiati fugacemente sui social per poi diventare amici inseparabili, inaspettatamente, constatando che avevamo le stesse passioni e gli stessi sogni, se non lo stesso stile riconoscibile, nell’ amore per l’arte e per l’eleganza, che ci uniscono, oltre a una tua simpatia spumeggiante che è difficile trovare nelle persone comuni. Il mio amore per l’estetica, legato anche alla mia professione e alle mie capacità e all’arte in generale che mi fa vedere il mondo ogni giorno sempre più colorato e mi regala stimoli sempre più avvincenti, mi ha portato a collaborare con te molte volte, in progetti sempre nuovi e sempre diversi, compreso quello della creazione della cover del tuo best seller e delle locandine, video editing e regia di alcuni tuoi video. E poi le moltissime foto dove ti ritraggo, dalle quali solo io riesco a cogliere la vera essenza di diva eterna e personaggio sui generis che ti appartiene. Una cosa però non te l’ho mai chiesta: qual è l’opera pittorica, o contemporanea, che tra tante ti ha colpito di più e dove ti riconosci? È una curiosità che ho sempre avuto.

GAIA:
Aleeeee!!!! Senza di te, davvero, non sarei qui. Lo dico a tutti e lo ribadirò sempre. I miei attuali impegni artistici e la mia seconda vita professionale sono opera tua e non finirò mai di ringraziarti. Tu mi conosci e sai che sono un’anima libera, incontenibile, che ha sempre bisogno di stupirsi e di meravigliarsi e meravigliare gli altri ogni minuto. Per questo, il mio quadro preferito è “La Déjeuner sur l’herbe” di Édouard Manet, perché rappresenta l’eccentrico che si rapporta con il benpensante. Quando l’ho visto a Parigi me ne sono innamorata, avevo l’impressione di trovarmi seduta sul prato anche io, anzi, forse ho avuto la presunzione di essere io quella donna svestita che abbatte la malizia dei visitatori col suo sguardo libero, forte ed estremamente moderno.
Andrea Di Bella, attore:
Cara Gaia, quante belle “magnate” insieme ci siamo fatti e quante ancora ce ne faremo!!! Tu sai che sono anche un cuoco “per necessità”, al quale piace cucinare per i propri amici e non ti ho mai chiesto quale sia il tuo piatto preferito. Chissà, magari un giorno, prima di quanto tu possa credere (forse già domani?) te lo preparerò!

GAIA:
Andrea, l’uomo dalle mille risorse e dall’infinito talento, e che sa anche cucinare! Io ho condiviso pranzi e cene in ristoranti gourmet, come nelle più semplici trattorie. Per me la tavola è un modo per stare insieme agli affetti della mia vita, perché il cibo non offre solo energia al nostro corpo, ma rafforza anche le amicizie e le rende più conviviali, perciò, caro Andrea, preparati perché il mio piatto preferito è il Ragù di pesce (freschissimo, mi raccomando!). Il pesce viene dal mare e tutto ciò che viene dal mare sa di leggerezza e porta con sé l’odore dell’allegria, e poi il ragù è un mix di sapori sempre diverso, quindi, ogni volta che lo assaggio, è come se fosse la prima.
“Le Vicine di Zeffirelli” non è solo un omaggio a un grande Maestro, ma un manifesto di rinascita culturale, un inno alla memoria condivisa e alla capacità così poco celebrata in patria, di generare bellezza, visione e futuro.
NON MANCATE AL TEATRO MANZONI DI ROMA IL 18 DICEMBRE!
Un appuntamento imperdibile per chi ama il teatro, il cinema, la letteratura e le storie che sanno ancora emozionare.
Vi aspettiamo!
Staff Occhio dell’Arte