A Palazzo Valentini l’Associazione Parlamentare di Amicizia con gli Insigniti al Merito della Repubblica Italiana (APAMRI) celebra il primo anno di attività, nomina Lino Banfi Presidente Onorario e rilancia il valore del merito come fondamento della Repubblica
Martedì 16 dicembre, l’Associazione Parlamentare di Amicizia con gli Insigniti al Merito della Repubblica Italiana (APAMRI) si è riunita a Roma, presso Palazzo Valentini – Sala David Sassoli, in occasione degli Stati generali dell’onorificenza civile, a un anno dalla nascita dell’associazione. Un appuntamento nazionale che ha visto la partecipazione di delegati regionali, provinciali e volontari, ponendo al centro il valore del merito come fondamento della Repubblica e leva per l’impegno sociale e istituzionale.
L’evento, condotto dalla giornalista Paola Zanoni, ha riunito numerose personalità del mondo istituzionale, della magistratura e delle forze di polizia. Ospite d’onore il Prefetto di Roma Lamberto Giannini, già Capo della Polizia di Stato, che ha aperto i lavori sottolineando il significato civile e costituzionale dell’impegno degli insigniti al merito.
Al tavolo dei relatori, tra gli altri, Sua Eccellenza il Prefetto Lamberto Giannini, il Presidente di Unicef, dott. Nicola Graziano, magistrato; il Vice Segretario Generale della Presidenza del Consiglio Marco Villani, il Procuratore Generale Dott. Armando D’Alterio, il Prefetto Dott. Salvatore Montanaro, entrambi premiati dall’APAMRI per le loro numerose attività istituzionali, il Presidente Nazionale dell’APAMRI Cav. uff. Riccardo Di Matteo, la Presidente dei Parlamentari On. Carla Giuliano, il Segretario Generale Comm. dott. Michele Grillo e i delegati regionali, provinciali presenti all’evento. Presente all’evento il Presidente Onorario di APAMRI, Cav. di Gran Croce Giuseppe Trieste.
Nel corso della giornata è stata ufficializzata la nomina di Lino Banfi a Presidente Onorario dell’Associazione APAMRI, riconoscendo in lui non solo un Cavaliere di Gran Croce, ma una figura simbolica capace di rappresentare, anche nel mondo della cultura popolare, i valori del servizio e della dignità civile. Presenti inoltre rappresentanti del mondo del volontariato e del terzo settore, tra cui il Presidente di UNICEF Italia, nonché Magistrato, Nicola Graziano, a conferma del dialogo tra istituzioni e società civile.
Al centro del dibattito, il significato profondo del merito come responsabilità verso il futuro, in particolare nei confronti delle nuove generazioni, e il ruolo crescente dell’associazione nel promuovere iniziative sociali su scala nazionale. Ampio spazio è stato dedicato anche al tema della leadership femminile, considerata un valore da riconoscere e valorizzare all’interno dei percorsi di eccellenza istituzionale e professionale.
«L’articolo 54 della Costituzione ci ricorda che servire lo Stato è un impegno che si fonda su fedeltà e onore. Non conta se si è in servizio o in quiescenza: ciò che conta è sentirsi, per tutta la vita, servitori dello Stato», ha dichiarato il Prefetto di Roma Lamberto Giannini.
Il Presidente Nazionale di APAMRI, Riccardo Di Matteo, ha evidenziato il valore strategico di questo primo incontro nazionale: «L’associazione è nata nel 2024 e oggi sta costruendo il proprio organigramma nazionale. Nel 2026 avvieremo numerosi progetti nel sociale e nel volontariato. Valorizzare il merito significa offrire esempi positivi alla collettività e lavorare per il benessere delle future generazioni».
Nel suo intervento, l’Onorevole Carla Giuliano, Presidente dei Parlamentari per APAMRI, ha espresso soddisfazione per la riuscita dell’iniziativa: «È una giornata di cui vado orgogliosa. Ringrazio gli organizzatori e auspico che l’attività dell’associazione possa proseguire con forza, portando risultati concreti e duraturi».
Ha concluso il Segretario Generale Michele Grillo, ribadendo una delle linee guida dell’associazione: «Uno degli obiettivi centrali dell’APAMRI è esaltare il ruolo delle donne. Sin dall’inizio abbiamo condiviso alcuni obiettivi e tra i più importanti, crediamo che il lavoro delle donne debba essere riconosciuto come autentico titolo di merito».
Gli Stati generali dell’onorificenza civile hanno rappresentato non solo un momento di bilancio, ma soprattutto un punto di partenza per rafforzare una rete nazionale impegnata a promuovere merito, servizio e coesione sociale, nel solco dei valori costituzionali della Repubblica.