“I PONTI”, di Filippo de Masi

I Ponti, di Filippo de Masi, si presenta come un affascinante intreccio di mistero, fantasy e tensione psicologica, ambientato in un borgo intriso di atmosfere inquietanti e sovrannaturali. La narrazione si snoda attraverso un ritmo scorrevole, mantenendo alta la suspense e immergendo il lettore in un mondo complesso e ricco di colpi di scena.
L’autore ha sapientemente creato un’ambientazione densa e coinvolgente, dove la figura dell’anziano pittore Picasso, con il suo rifugio-scenario di incubi e dimensioni sconosciute, funge da ponte simbolico tra il reale e l’invisibile. L’immagine potente e suggestiva del ponte come“cardine meccanico” tra due universi rende la vicenda più tangibile e affascinante, stimolando l’immaginazione del lettore verso il concetto di dimensioni parallele e legami invisibili.
Al centro della narrazione troviamo Paolo, un giovane dotato di capacità innate, la cui ricerca di verità e giustizia si intreccia con le sorti di una comunità tormentata da eventi inspiegabili e male antico. La relazione tra lui e la sua amica Alessandra arricchisce la trama di un’energia giovanile e di un senso di speranza, mentre la presenza di personaggi come Livia e Picasso approfondisce temi di memoria, sofferenza e resistenza. Il progetto di salvezza è molto complesso e richiederà coraggio e intraprendenza. Preservare la vita sarà l’ordine perentorio, il grido d’allarme che riecheggerà per tutto il borgo di San Giustino.

Filippo de Masi nasce Roma, a giugno del 1967, da una famiglia di artisti. Sua madre è stata una direttrice di doppiaggio e fondatrice della CDC, mentre il padre è stato uno dei più grandi musicisti del secolo scorso: ha composto le musiche per oltre 250 film, ed ha diretto le orchestre di tutto il mondo. Inoltre, è stato titolare di due cattedre: Esercitazioni orchestrali e Direzione d’orchestra al Conservatorio di San Pietro a Majella di Napoli prima e di Santa Cecilia a Roma, poi. A nove anni, de Masi inizia a lavorare come attore-doppiatore “prestando la voce” per centinaia di film (Lo Squalo 2 – La guerra delle patate – Il senso della vita, ecc.), telefilm (Furia – La casa nella prateria – ecc.) e cartoni animati (La piccola Lulù, Kyashan, Il grande Mazinga, ecc.). Nel 1986 ottiene la Maturità Classica presso l’istituto di Villa Flaminia a Roma e si iscrive alla facoltà di Medicina Veterinaria di Perugia. Nel 1990, esordisce dietro la macchina da presa come assistente di Neri Parenti per il film Fantozzi alla riscossa. Da quel momento la sua vita professionale non si ferma più: è aiuto regista per Le mele Marce, pellicola di esordio di Raffaele Festa Campanile e per la serie televisiva Mai Con I Quadri (Titanus) con la regia di Mario Caiano. Lavora per il teatro al Festival delle Ville Tuscolane come aiuto regista per Pamela Villoresi nel Mine-HaHa di Frank Wedekind. Nel 1991, si diploma presso il Centro Sperimentale Televisivo come Operatore e nel 1992 firma il primo contratto per Rai DSE voluto dal suo direttore di struttura Franco Scaglia. Non essendo ancora assunto a tempo indeterminato, alterna impieghi in produzioni televisive Rai a contratti con produzioni esterne dove prosegue la professione di aiuto regista, ma non solo. Sostiene e supera l’esame alla Siae come melodista e paroliere e scrive (facendo il ghost writer) per diversi sceneggiatori, tra i quali Gianni Romoli e Luigi Spagnol. Nel 1994, si dedica anche alla produzione artistica di un disco di musica leggera (Girotondo di Carlo Corona – Sony Records). Alla Rai passa per tutte le testate: Rai uno, Rai due, Rai tre, Rai educational, Radio uno, Radio due e Radio tre, occupandosi sempre di progetti nuovi e stimolanti (Fantastica Mente di Cinzia Tani; Mattino Tre; Zapping di Aldo Forbice). Nel 2003, giunge alla regia di una trentina di documentari per Alle falde del Kilimangiaro e nel 2005 approda a Rai Due dove, al fianco di Roberto Giacobbo, rimane per più di dodici anni alla regia di Voyager. Firma anche la regia di: Sereno Variabile (Osvaldo Bevilacqua), Niagara (con Licia Colò), Paesi che vai (con Livio Leonardi), Bellissima Italia, Primo Set, Il Provinciale (con Federico Quaranta), Kalipè, condotto da Massimiliano Ossini, Citofonare Rai2 con Paola Perego, Simona Ventura e Antonella Elia; attualmente firma la regia di Camper in Viaggio, condotto da Tinto e Alessia Mancini. Durante la sua carriera ha scritto cinque libri; con “Che fantastica storia è la vita” vince il premio Montefiore, nel 2023 esce “Le case hanno gli occhi” romanzo che la critica definisce “…uno splendido thriller psicologico” (Eurocomunicazione – Lisa Bernardini). Collabora anche con la Beat Records per scrivere le note dei CD di colonne sonore del padre, a cui dedica anche la manifestazione “Cinevento Francesco de Masi”. Infine, dirige anche un film horror indipendente, TH3 PIT.