Il saluto a Carlo Riccardi, pittore e fotografo, il 14 gennaio a Olevano Romano

Carlo Riccardi, pittore e fotografo, venuto a mancare il 13 dicembre 2022, verrà ricordato sabato 14 gennaio 2023 nella sua amata Olevano, paesino d’origine che ha portato nel cuore, oltre che su infinite tele, fino alla fine.
Tra le sue ultime volontà, proprio quella di “tornare” alla sua Olevano, dove alle 10.30 verrà salutato per l’ultima volta dai parenti e i numerosi amici.
Alle ore 11, presso l’ex frantoio Bonuglia in Via Roma a Olevano, verrà aperta e sarà possibile visitare la mostra fotografica permanente a lui dedicata: “Carlo Riccardi da Olevano Romano alle prime pagine di tutto il mondo”.
L’esposizione, inaugurata ad aprile 2022, raccoglie una selezione di sue immagini che documentano oltre 70 anni di storia del nostro Paese, dalla vita rurale ai fasti del Quirinale, dalle borgate di Roma alle elezioni papali, passando per diverse edizioni del Premio Strega, Nastri d’Argento, immortalando dal semplice contadino ai maggiori vip del secolo scorso.
“Le foto di Carlo Riccardi – hanno dichiarato nel corso dell’inaugurazione i curatori Maurizio Riccardi e Giovanni Currado – raccontano un enorme spaccato temporale: un tumulto di sguardi coraggiosi misti a scenari di miseria assoluta, le speranze di chi voleva ricominciare e i primi segnali, positivi e negativi, del Paese che diventava ‘grande’. Gente comune, ma anche politici, cantanti, papi, scrittori, Riccardi ha fotografato tutti e il riconoscimento del Comune di Olevano Romano nel volergli dedicare una mostra permanente è il minimo dovuto a chi ha realizzato e conservato un complesso di informazioni visive d’impatto che per le nuove generazioni, investite quotidianamente da altri tipi di immagini, possono rappresentare un importante momento di riflessione.”
Al termine della visita avverrà il conferimento del Premio “Age quod agis” alla memoria da parte dell’associazione Dies, in presenza delle istituzioni locali.
Carlo Riccardi (1926-2022) è il primo paparazzo della Dolce Vita che ha iniziato a fotografare in via Veneto già negli anni 40. La sua vita è sempre stata legata al mondo dell’arte, prima come ritoccatore di foto, che colorava anche, poi come amico dei grandi pittori dell’epoca: Guttuso, De Chirico, Monachesi… e di personaggi come Ennio Flaiano, Federico Fellini e Totò. Negli anni Cinquanta ha lavorato per “Il Giornale d’Italia” e “Il Tempo”, ha aperto la galleria Scalette rosse (oggi Spazio 5) e ha creato la rivista Vip. Nella sua lunga carriera ha documentato sei elezioni papali e ha raccolto in un grande archivio settant’anni di Storia italiana. È stato segretario generale del Sindacato Artisti della CISL e fondatore del movimento artistico Quinta Dimensione. Pittore lui stesso, è autore delle Maxitele, stoffe dipinte che superano i cento metri di lunghezza.
La sua eredità, concessa a tutti noi, è composta da oltre tre milioni di negativi che raccontano le mutazioni del nostro recente passato e da infiniti dipinti che rappresentano la realtà che va oltre quello che l’autore stesso riusciva a fotografare. Un mix di informazioni preziose che necessitano di studio, di cura e rivalutazione per capire meglio il passato e costruire insieme, come Riccardi stesso auspicava, un futuro migliore per tutti.