MILANO — I Chiostri di San Barnaba della Società Umanitaria hanno fatto da scenario a un evento straordinario, illuminando la città di Milano con dialoghi essenziali e manifestazioni d’arte e moda sull’inclusione e la positività.
Il team di Untagged – composto da Elena Travaini, Silvia Gozzi, Beatrice Rossi e Gioele Ravizza – ha realizzato una giornata dedicata all’inclusione, contro la malattia e la discriminazione. Professionisti da tutta Italia, artisti, fotografi e amanti della moda hanno celebrato la diversità umana attraverso una lente positiva nel palazzo della Società Umanitaria in via Francesco Daverio 7, insieme a più di un centinaio di persone.
L’evento, Talk e Workshop
Il ricavato della vendita dei biglietti è servito a sostenere tre associazioni benefiche nazionali: “Dona un colore a un bambino”, “Le farfalle Lilla”, e “Amici Miei Singing Group APS”, ciascuna delle quali svolge un ruolo cruciale nel supportare comunità e individui affrontando sfide significative.
Il programma della giornata era denso di contenuti, dalla mattina alla sera, con nove talk di 15 minuti e quattro workshop pratici, guidati da esperti come la scrittrice Elena Salem, che ha toccato i cuori con un talk sulla tragica realtà della tratta degli esseri umani, per virare poi su un workshop dedicato alla scrittura creativa.
Ecologia e moda si sono fuse nel talk e workshop di Giorgia Cicatello, esplorando la sostenibilità nel mondo della moda. Farida Kant ha presentato il mondo delle drag queen in un talk che ha emozionato tutti. Altri nomi noti come i fotografi Cristian Palmieri, Davide Mellone e Alessio Mingiardi, lo psichiatra Marco Zambotti, la designer Luana Cotena, la psicoterapeuta e imprenditrice Caterina Tornani e l’ideatore di Fabula Deck Andrea Binasco hanno portato alla luce vari aspetti delle loro arti e professioni, fondendo conoscenza e intrattenimento.
La Sfilata
Il Salone degli Affreschi è stato il palcoscenico di uno show-dance a tema: “il Lago dei Cigni” di Čajkovskij, egregiamente interpretato da Carol Alberio e Luigi Ferrari, Finalisti al Campionato del Mondo Pro-Am di Classic Show-Dance. Una rappresentazione definita un emblema della danza perché riproduce l’animo umano e l’eterna lotta del bene sul male. Il Cigno Bianco, pur nella sua estrema fragilità, riesce a sedurre e sconfiggere il Cigno Nero.
La sfilata è stata presentata da Elena Travaini, affiancata dalla drag queen Farida Kant.
Una sfilata emozionante alla quale hanno preso parte sette brand a risonanza: Alare di Luana Cotena, Giorgia Cicatello, Coco Calderoni, Stylerose Creations di Rosanna Stega, Omamma-Organic Wear di Stefano Panella, SK&MS Design di Souleymane Keita e Maria Santovito in collaborazione con Massimo Cairati e L’ora del Tè Gioielli di Monica Galasso.
A calcare la passerella sul tappeto rosso, ragazze e ragazzi segnati da storie toccanti, modelli per un giorno il cui sogno è divenuto realtà e i preconcetti sulla diversità sono svaniti: l’emozione della sfilata, la sfida di sé stessi sotto i riflettori. Un’opportunità per vincere la paura, rafforzando l’autostima.
Tra le modelle che hanno sfilato era presente anche Giorgia Greco, giovane atleta che all’età di 7 anni è stata colpita da un osteosarcoma che le ha causato la disarticolazione dell’arto inferiore destro, ma che non le ha impedito di continuare a vivere il suo sogno da ginnasta e a partecipare alla finale di Italia’s Got Talent 2021. Inoltre, la sfilata è stata intervallata da vari interventi, tra cui il monologo contro la violenza sulle donne interpretato da Alessandra Balocchi.
Gli studenti del corso di acconciatori dell’Accademia di Gallarate, istituto di istruzione e formazione professionale, hanno dato un contributo essenziale nella buona riuscita della sfilata finale. Tutto è stato reso possibile grazie all’assistenza e il supporto di Volo Service Audio-Luci di Fabio Volontieri di Luino.
La collaborazione tra l’evento e i media partner EXTRAWONDERS di Elena Panico e Mariagrazia Manfredelli e Motto Podcast di Roberto Lachin, atleta non vedente, si estende oltre la passerella, estendendo il dialogo sull’inclusione ben oltre i confini temporali dell’evento stesso.
La presenza di ospiti come l’assessore per le pari opportunità del comune di Milano, Diana De Marchi, e l’esperto di buone maniere e rettore della Reale Accademia Di Etichetta e Buone Maniere Thomas Luigi Mastroianni ha elevato ulteriormente il profilo dell’evento, che ha non solo divertito ma anche educato e ispirato il considerevole numero di partecipanti presenti.
Particolarmente gradito è stato il rinfresco organizzato dall’Associazione Costa Sorriso, , una realtà equosolidale che si occupa dell’inserimento lavorativo di persone disabili.
Un ringraziamento speciale va agli sponsor che hanno garantito la realizzazione di questo evento: Il Seme di Marco Zambotti, Agriturismo La Betulla di Roberto Zigliani, Pelusciamo, D’Errico Gioielli, Panificio Carollo, Facility Gest, Floricoltura Andreoni, Autosalone Cipriano, Cantina Di Cona, Cinzia Curvy Couture, Seconda Strada, Costa Sorriso ONLUS, Motto Podcast, iMMAGINE.
Materiale fotografico gentilmente offerto da Cristian Palmieri, fotografo professionista e curatore della mostra “Donne fuori dall’ombra”, e il materiale video dell’evento è stato omaggiato a cura di Vidsee di Ivan Turra e Sk&Ms Design.
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Siamo Elena Travaini, Silvia Gozzi, Beatrice Rossi e Gioele Ravizza, del team UnTagged. Ci occupiamo di organizzazione di eventi, creazione di contenuti social, consulenze in ambito artistico, formazione e team building. Inoltre, il team sostiene quotidianamente i valori e i progetti portati avanti dall’ASD Blindly Dancing.
La nostra mission consiste nel portare un messaggio di libertà e di inclusione a 360 gradi. Elena Travaini è modella, ballerina e social media influencer non vedente che cura da anni progetti di inclusione sociale, come “Blindly dancing”, che ha visto oltre 250mila persone coinvolte nell’esperienza di danzare nel buio, e “Dona un colore a un bambino”. Elena è anche co-conduttrice del podcast “Motto podcast”, che racconta storie di persone d’esempio per chi vuole migliorare sé stesso, assieme a Roberto Lachin, atleta non vedente della Nazionale paralimpica di Judo.