Recensione di Francesca Ripanti
“Le radici del Tempo”, di Lisa Paternoste (ed. Terre Sommerse)
Di come il mondo vissuto dalla parte delle donne sia un posto decisamente più complesso, pacifico ma anche misterioso è fatto piuttosto noto, e questo romanzo è qui a ricordarcelo, in maniera poetica ed evocativa, senza per questo dimenticare la realtà e la storia.
In principio furono Aisha e Keren, legate da amicizia profonda in un periodo storico violento, la stessa violenza che ritroveranno le loro “eredi” in altri luoghi del mondo e diversi periodi storici. Queste donne, legate da profonda amicizia, saranno in grado non solo di riscrivere la storia, ma anche il concetto di maternità, amicizia e famiglia, in un modo che forse solo le donne conoscono, fatto di complicità, segreto e meraviglia, ma soprattutto di fiducia.
E così – se mai fosse necessario ricordarlo – Lisa Paternoste ci regala una storia che ci propone un altro mondo possibile, fatto di conoscenza e cultura intese non solo come nozioni ma soprattutto come dono e “gioiello” prezioso. Il tema dell’appartenenza, sia essa familiare o religiosa, è rivisto in queste storie che attraversano il romanzo in chiave nuova, moderna e contemporanea, che lascia spazio ad una possibilità di realizzazione personale, anche superando la morte e le religioni. Marocco, Italia, Turchia: paesi con tradizioni antiche e contraddizioni contemporanee che attraverso le pagine del romanzo ci affascinano ma ci ricordano anche di come sono poche le cose che cambiano nel corso dei secoli. In questi paesi le protagoniste, attraversando le diverse epoche, ci raccontano una storia che può e vuole essere diversa.
Grande merito del romanzo è la riscoperta del valore del tempo, della tradizione e del racconto, al quale toglie di dosso la polvere e lo fa brillare di una nuova luce, quella della possibilità contemporanea di costruire un nuovo mondo senza dimenticare la propria tradizione.
Ogni personaggio della storia, nella sua bellissima alternanza di epoche e racconti, è lì per ricordarci che c’è una possibilità di vita alternativa al di là delle convenzioni e delle costrizioni. Ma ci ricorda anche e soprattutto che nessuna di queste possibilità può essere percorsa da soli, e che la solidarietà e l’amicizia sono un valore fondante di questo nuovo mondo possibile, un mondo ancora più potente perché supera i secoli e la storia.
Tutte le donne e gli uomini di queste storie, fusi in un’unica grande storia di amicizia e amore, ci regalano uno sguardo nuovo e intenso su come potrebbe essere il mondo.