S.O.S. CLIMA IMPAZZITO

Da alcuni anni, inascoltata dai politici, la risposta verso l’adattamento ai Cambiamenti Climatici da parte del Dipartimento di Chimica della Sapienza e dalla Fondazione internazionale AQUA

Proprio così! Due anni fa uscirono da un corso sperimentale alla Sapienza 48 assistenti climatici ambientali; figure professionali nuove soprattutto a livello internazionale. Nel progetto più completo per l’adattamento ai cambiamenti climatici, si era elaborato un piano che prevedeva di collocare dentro ogni comune italiano e successivamente europeo, una o più persone in grado di assistere sindaci e giunte nei momenti più difficili legati a fenomeni meteoclimatici estremi e pericolosi per la salute umana come sta accadendo in questi giorni.

Il progetto completo fu portato all’attenzione del ministero della protezione civile e del mare; progetto che prevedeva di affrontare anche la situazione siccità nelle nostre regioni meridionali. Ma, come spesso accade, ad oggi questo piano è rimasto inascoltato. Forse al ministero si era pensato che la Fondazione AQUA non avesse le competenze specifiche in questo settore… Si pensi invece che l’attuale presidente della Fondazione AQUA, l’ing. Adriano Santeusanio, è stato incaricato dal governo dell’Arabia Saudita di realizzare un impianto di dissalazione più grande del pianeta, un vero vanto per il nostro Paese,  invece da noi ignorato. La Fondazione AQUA per la Sicilia prevedeva e prevede l’istallazione di almeno 7 dissalatori medi di ultima generazione, capaci di portare acqua potabile all’interno dell’isola per usi agricoli e civili in genere. Si pensi che la Spagna per l’acqua utile all’agricoltura e a fabbisogni igienico sanitari, utilizza per  l’87% l’acqua marina dissalata. In Italia al momento ci limitiamo al 4%.

Ma tornando a questa nuova professione di Assistente Climatico Ambientale, solo per il nostro Paese era stato previsto un numero minimo di 20mila nuovi posti di lavoro. L’Assistente Climatico Ambientale in effetti rappresenta una figura che dopo una seria preparazione meteoclimatica, geologica, sanitaria e finanziaria adeguata, è in grado di assistere enti pubblici e privati territoriali non solo per la messa in sicurezza dei propri territori, nonché della sicurezza sanitaria delle persone, ma anche nella ricerca di finanziamenti relativi alla fase di adattamento ai cambiamenti climatici, in particolare attingendo risorse finanziarie dai piani di adattamento ai cambiamenti climatici, nati anni fa in seno all’EU, ma che pochi comuni italiani sono stati capaci di realizzare.

Non solo, ma la Fondazione AQUA ha recentemente preso contatti e fatto accordi con un importante istituto internazionale di assicurazioni. Questo per offrire ai comuni italiani la possibilità di poter contare su qualche copertura finanziaria in caso di disastri climatici.

Tutto questo, pronto già da un paio di anni, rischia di resta nel cassetto e intanto siccità, incendi, temperature killer, nubifragi e altri problemi legati a questa impennata di caldo torrido africano continuano a minacciare incontrastati  il nostro futuro…

www.fondazioneaqua.org