L’inaugurazione della mostra dell’artista israeliano “Le mani e l’anima. Percorsi e ispirazioni nell’opera di Shlomo Tuvia“ è il 21 gennaio 2022 alle ore 18.00
L’energia dell’arte va oltre il silenzio restituendo voce alle emozioni e ai pensieri. È l’arte di Shlomo Tuvia che attraverso un linguaggio figurativo con rimandi all’onirico e all’immaginario, ha creato un ponte unico e irripetibile per dialogare, attraverso immagini e segni, con i suoi genitori sordomuti. sopravvissuti all’Olocausto. Fin da molto piccolo Shlomo Tuvia grazie alla sua passione e al talento innato per il disegno ha potuto comunicare con i genitori iniziando a intuire come quella dell’arte visiva fosse la strada per costruire la propria mappa interiore con attenzione alla fisicità umana esplorando le tecniche del disegno e l’inesauribile universo legato alla pittura. Trapiantato a Los Angeles dove si è affermato con successo con la sua arte conquistando Aspen e Houston e ottenendo riconoscimenti anche in Giappone, l’artista israeliano dal 21 gennaio 2022 espone nella Capitale presso il Micro in viale Mazzini 1 dove le sue opere saranno visibile fino al 27 gennaio 2022.
Curata da Paola Valori e Isabella Montagnaro per le iniziative di Micro Arti Visive, l’esposizione “Le mani e l’anima. Percorsi e ispirazioni nell’opera di Shlomo Tuvia“, che viene inaugurata il 21 gennaio alle ore 18.00 con la presentazione di Natalie Blancardi, restituisce un percorso inedito di dieci opere a tiratura limitata con cui viene descritto il mondo affettivo dell’artista, una storia familiare e persino un intreccio di vite. Attraverso opere in cui emergono figure semplificate dalle campiture aggressive e libere dove non mancano torsioni acrobatiche e movimenti e gesti in tensione come si evince dalle dita, egli mette in luce l’amore per l’arte, ma soprattutto per i suoi genitori e per la difficile vita condotta con loro, sordomuti con i quali era riuscito a rompere il muro del silenzio attraverso il disegno.
Le figure che restituiscono desiderio di libertà, ma anche una certa angoscia mettono in scena corpi che diventano spesso metafore esistenziali dove non manca l’aspetto onirico.
Come scrive Paola Valori nel testo curatoriale “Di famiglia poverissima Shlomo si trasferisce negli Stati Uniti conservando nel suo immaginario una storia personale molto difficile, in continua connessione tra la cultura di origine e quella americana. Un lavoro intenso e di grande impatto emotivo che esprime un repertorio di immagini che comprendono tutto, dalla pittura da cavalletto che riutilizza ad hoc, alle scelte di gusto a volte espressionista, altre volte di matrice pop-surrealista. Un percorso di tutto pregio che è riuscito a costruire a dispetto delle sue basi di partenza durissime, e non solo perché ebreo, in anni in cui si era ancora vittime di pregiudizio, ma anche per le umili origini e le condizioni veramente disagiate della sua famiglia”.
Shlomo Tuvia ha intuito come nell’arte vi fossero innumerevoli potenzialità legate alla comunicazione emozionale tra desideri, speranze portando in essere stati d’animo e pensieri che proprio grazie all’arte trovano un canale privilegiato per una “narrazione” evocativa che rende visibile l’invisibile.
Verrà proiettata una video-intervista di taglio documentaristico che permetterà di comprendere meglio la vita dell’artista. Durante l’inaugurazione l’artista Tuvia donerà una delle opere in mostra al Centro Assistenza Bambini Sordi e Sordociechi Onlus presieduta da Roberto Wirth, da anni attivo nell’ambito della cecità e della sordocecità, e fondatore dell’Associazione. La mostra ad ingresso libero, è aperta tutti i giorni dalle 15.30 alle 19.30. tranne la domenica giorno di chiusura.
Silvana Lazzarino
“Le mani e l’anima. Percorsi e ispirazioni nell’opera di Shlomo Tuvia“
Micro, Arti visive
Viale Mazzini1, Roma
a cura di Paola Valori e Isabella Montagnaro
presenta Natalie Blancardi
dal 21 al 27 gennaio 2022
inaugurazione 21 gennaio 2022 alle ore 18.00