Fino all’11 dicembre sono esposte le tavole tratte dal racconto di Francesca Scotti “L’incanto del buio. Racconto di Natale” edito da Orecchio Acerbo
È solo con la capacità di immaginare e lasciarsi guidare dall’universo della fantasia che si possono reinventare nuovi contesti dove lasciare scorrere nuove rappresentazioni svincolate dalla realtà oggettiva che tende ad omologare entro schemi e concetti predefiniti. Nuove sensazioni e percezioni con cui leggere la realtà tangibile entro l’immaginario proprio dei bambini, si respirano nella narrazione illustrata di Claudia Palmarucci riferita al progetto illustrativo per il quale traspone in immagini il racconto di Francesca Scottti “L’incanto del buio. Racconto di Natale” edito da Orecchio Acerbo.
Le tavole esposte alla Galleria Tricromia realizzate dall’affermata Claudia Palmarucci docente presso l’Accademia di Belle Arti di Macerata, vincitrice del Bologna Ragazzi Award 2020 nella sezione Non Fiction con il libro illustrato “Marie Curie nel paese della scienza” su testo di Irène Cohen-Janca, proiettano entro lo spazio eterno e sacro dell’immaginazione in cui i due piccoli protagonisti Pietro e Giulia, amici da sempre, ritrovano un modo di comunicare e giocare unico e speciale nel loro essere come sospesi nel buio che potrebbe durare interi pomeriggi e che dona loro l’opportunità di creare. Gli oggetti sparsi sul pavimento che prendono in mano e sentono al tatto diventano “altro” nelle loro parole: una forchetta può essere a chiave di un forziere, una scarpa è forse il letto di una fata. Quando le loro mani si incontrano al buio, viene naturale per Giulia e Pietro dare un nome anche ai loro sogni reciproci: un’archeologa e un cigno sta per dire Pietro, un pilota d’aereo e un cervo, sta pensando Giulia. Ma non appena qualcuno apre la porta e accende la luce il buio svanisce e l’incanto s’interrompe, così i loro sogni si nascondono senza però sparire, perché è nel domani la chiave per diventare realtà.
In attesa di scambiarsi i regali di Natale, entro il buio di una stanza i due bambini si lasciano guidare dalla rispettiva capacità di immaginare nuovi contesti e situazioni partendo da oggetti presenti nella stessa stanza a loro vicini. Tutto questo permette loro di dare forma ad un gioco di immaginazione e sensazioni per esplorare come lo stare al buio, permetta di mettere in azione ancor più e in modo diverso la creatività intrecciando un nuovo legame entro un mondo tutto loro, distante dalla realtà cui però dopo un po’ sono invitati a rientrare non appena viene aperta la porta della stanza e si interrompe l’incanto del buio. Si è di fronte ad un racconto autentico d’infanzia, autentico nella sua bellezza e spontaneità di pensieri e sensazioni, di sogni da custodire e rimettere presto in campo, un racconto che parla della semplicità e leggerezza nel lasciare che altre immagini prendano vita nei loro discorsi lontani da ogni restrizione e forma di giudizio, perché in quel loro mondo tutto prende forma e accade con naturalezza e senza finalità, in linea con quel sentire autentico e sognatore che è proprio del fanciullo.
CLAUDIA PALMARUCCI
Nata a Tolentino (MC) nel 1985, Claudia Palmarucci studia all’Accademia di Belle Arti di Macerata, dove ora è arrivata a insegnare. Di certo, ai grandi maestri della pittura Claudia guarda costantemente, e all’illustrazione dedica le sue energie e i suoi pensieri. Nel catalogo di Orecchio acerbo: “Le case degli altri bambini” di Luca Tortolini (2015), “I musicanti di Brema” dei fratelli Grimm (2012) e “La Rosa” di Ljudmila Petruševskaja (2011) il suo album d’esordio, con il quale è stata selezionata a Illustr’arte 2011 e al prestigioso CJ Picture Book 2011. Il suo ultimo libro illustrato “Marie Curie nel paese della scienza”, su testo di Irène Cohen-Janca, ha vinto il Bologna Ragazzi Award 2020 nella sezione Non Fiction.
Silvana Lazzarino
Le tavole di Claudia Palmarucci,
tratte dal racconto di Francesca Scotti
“L’incanto del buio. Racconto di Natale” edito da Orecchio Acerbo.
dal 6 all’11 dicembre 2022
Tricromia illustrator’s international art Gallery
Via Roma Libera 10 – Roma
Visite solo su appuntamento
Orario 11.00 – 18.00
Per informazioni mail: info@tricromia.com
telefono 3397856006