“Il sesto sigillo”, il libro profetico di Mario Pastore e Giulio Spreti

Un libro profetico.

Il sesto sigillo, vincitore del primo premio al concorso letterario Città di Jesi e uscito da poco in libreria con Brè Edizioni, è sempre più attuale.

La Repubblica del 16 marzo scorso riporta la notizia del Santo Padre che il prossimo 25 marzo terrà una funzione religiosa in San Pietro in osservanza a una specifica richiesta dell’ultima veggente di Fatima.

E proprio dalle parole di suor Lucia muove il romanzo ideato da Mario Pastore e Giulio Spreti che nel 2010, anni prima degli avvenimenti, ideavano una storia basata sulle dimissioni di un Papa (avvenute nel 2013) e sulla possibile clonazione umana (lo stesso anno moriva a Cambridge Robert Geoffrey Edwards, premio Nobel per la medicina e fautore della possibilità della clonazione umana).

Ancora una volta i Cardinali sono riuniti in conclave chiamati a trovare il successore di Pietro. La Chiesa di Roma è di fronte a un bivio: continuare una gestione della tradizione multi millenaria che l’ha portata oggi a confrontarsi con problematiche che la vedono minacciata nella credibilità, oppure tentare una rifondazione affidandosi a un nuovo ‘profeta’ con il rischio che questi sia veramente ‘figlio di Dio’…

“2010: seduti in veranda in una tiepida serata di primavera, dopo una giornata di lavoro e una bottiglia Prosecco, commentando l’ostensione della Sacra Sindone nel Duomo di Torino, nasce di getto la trama de Il Sesto sigillo – rendono noto Mario Pastore e Giulio Spreti.

Ne abbiamo abbastanza di saggi a 4 mani legati al nostro comune lavoro, lasciamo correre la fantasia e divertiamoci!  Ci siamo immaginati una storia di ‘fantascienza’, con un Papa che si dimette e con un professore che afferma di poter clonare un essere umano. Nei giorni successivi, entusiasti dell’idea, ripartiamo i compiti e buttiamo giù qualche capitolo. Poi veniamo assorbiti dalla vita, dagli impegni, dagli eventi. La storia rimane accantonata nel limbo delle nostre menti a ‘maturare’ per tre anni buoni.

2013: fine febbraio, Papa Ratzinger si dimette e nell’aprile dello stesso anno muore il prof. Robert Edwards, premio Nobel per la medicina e padre della fecondazione in vitro. Potevamo noi autori far finta di nulla e non leggere questi due avvenimenti come un ‘segno’?

Immediatamente abbiamo ripreso il Prosecco e la storia che avevamo ipotizzato, adattandola alle date fatali. Se uno scienziato fosse in grado di ‘clonare’ da un resto di DNA l’essere impresso nella Sindone e nascesse un uomo e se quest’uomo all’età di 33 anni fosse ucciso…beh, il resto è la storia de Il Sesto sigillo. Una vera e propria Apocalisse”.

La riproposizione di valori dimenticati può rappresentare una minaccia al sistema. Chi è il portatore di questi valori, da dove viene, da dove nasce e… da chi?

A ricordarlo è una voce inaspettata, insolita, che agisce sulla cultura e non sulle rappresentazioni; una voce che viene da lontano, molto lontano.

Con il piglio di un thriller cinematografico, mai un fantasy fu così ‘profetico’ nel rievocare una vicenda che prende le mosse da Papa Albino Luciani per giungere a maturazione ai giorni nostri.

Titolo: Il sesto sigillo

Autori: Mario Pastore & Giulio Spreti

Genere: Romanzo

Sottogenere: Azione

Uscita: 2022

Casa Editrice: Brè

Pagine: 160

Prezzo di copertina: 12 €

Biografie

Mario Pastore, esperto di organizzazione, docente in ambito manageriale e comportamentale. Giornalista a ‘La Stampa’ di Torino, direttore del personale di una grande azienda manifatturiera, dopo un lungo periodo come consulente e quindi amministratore di Forrad e Forbank, vive l’esperienza di Vicedirettore generale di una Cassa di Risparmio. È tra i primi docenti di Centro Internazionale FOR di cui diventa Presidente nel 2012.

Giulio M. Spreti, esperto di marketing. Docente in ambito manageriale e comportamentale. Matura la sua esperienza in agenzie di Direct Marketing a livello internazionale, divenendo Direttore generale di Rapp & Collins. Approda alla formazione in Accademia di Comunicazione a Milano. Collabora come Cultore della Materia al Politecnico di Milano. Dal 2012 è Direttore generale di Centro Internazionale FOR.